Il suono può dire quello che le parole non possono,
quello che i pensieri non formulano.
Il suono può dire
quello che un cuore sente
quello che gli occhi vedono
pur rimanendo al buio.
Elisabetta Garilli
È il primo progetto in cui abbiamo coinvolto gli amici musicisti del Garilli Sound Project e nasceva dalla voglia forte di rispondere all’assordante indifferenza nei confronti delle morti dovute ai viaggi disperati dell’emigrazione. Abbiamo registrato, con l’organico al completo, la suite che porta questo, per raccogliere fondi da destinare a sostegno del percorso di divulgazione e sensibilizzazione. Per il nostro impegno ci è stato riconosciuto l’onore di ricevere dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti una delle croci create con i legni delle barche dei migranti dallo scultore lampedusano Francesco Tuccio.
Lo spettacolo che ne abbiamo tratto comprende la lettura di passi della Bibbia e del Corano sottolineati dai migranti (tratti da “Bibbia e Corano a Lampedusa” di Triulzi, Mosca Mondadori, Cacciatore, Ed. La Scuola 2014), l’esecuzione dal vivo della musica e la proiezione di immagini evocative delle situazioni, delle vite e degli stati d’animo dei viaggiatori.